La preferenza dei consumatori per il Green Packaging orienta le vendite al dettaglio

In un clima di crescente sensibilità degli italiani per le responsabilità della politica e delle aziende in materia di tutela dell’ambiente, l’Osservatorio Packaging del Largo Consumo -realizzato da Nomisma in collaborazione con SpinLife Università di Padova- ha evidenziato, dati alla mano, come le insegne della GDOstiano considerando l’impatto di un packaging ecosostenibile sulle decisioni di acquisto dei consumatori. 

I dati dell’Osservatorio ‘Packaging del Largo Consumo’

I dati emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio, presentato il 28 settembre, hanno confermato innanzitutto come temi quali la tutela dell’ambiente e gli stili di vita eco-compatibili rappresentino una priorità per una fetta sempre più ampia di popolazione.

Lo spaccato dei dati che mostrano come e quanto le decisioni di acquisto dei consumatori vengano influenzate da una coscienza green, sia per i prodotti sia per il packaging, appaiono molto indicative e interessanti: 

  • il 27% degli italiani ha aumentato nel 2020 la spesa per prodotti ecosostenibili, un valore che sale al 34% nelle previsioni 2021; 
  • il 39% dichiara l’intenzione di prediligere soluzioni di packaging a basso impatto ambientale
  • il 71% cambierebbe negozio se trovasse prodotti protetti da packaging ecosostenibile
Anche il punto vendita fa la sua parte: il 75% dei consumatori preferiscono acquistare in negozi che organizzano iniziative green che coinvolgano i prodotti e i clienti.

Come reagisce la GDO

Un panel di nove fra le principali insegne della grande distribuzione che operano in Italia (Bennet, Carrefour, Conad, Coop, Despar, Esselunga, Gruppo Gabrielli, MD e Pam) ha arricchito le analisi effettuate da Nomisma per completare l’Osservatorio con il punto di vista e le strategie delle aziende.

È chiaro che l’evoluzione della domanda in termini di preferenze per il green packaging, una tendenza già in atto dal 2018, genera ricadute significative sul lato dell’offerta come testimoniano anche gli studi di Nielsen:

(Fonte: Nomisma, https://www.nomisma.it/osservatorio-packaging-del-largo-consumo-2020/)

In questo periodo caratterizzato da forti cambiamenti nelle abitudini di acquisto degli italiani -afferma Nicola De Carne, Retailer Client Business Partner di Nielsen- il tema dell’ecosostenibilità deve confrontarsi con altre priorità sopraggiunte. È altresì vero che il suo ruolo in ambito di innovazione continuerà a essere rilevante, bisognerà solo trovare il corretto posizionamento in una scala di valori dei clienti che è cambiata“.

Ecco le principali azioni previste dalla GDO nel prossimo futuro:

  • eliminare ove possibile i materiali plastici dagli imballaggi
  • sostituire la plastica con soluzioni alternative che assicurino un ridotto impatto ambientale
  • il 78% delle insegne lavorerà in particolare per ridurre il peso del packaging
  • due terzi delle aziende del settore si concentrerà sulla riduzione dell’over-boxing e su nuovi prodotti di packaging in carta
  • le azioni di marketing e comunicazione dovranno evidenziare l’attenzione per il territorio e la filiera produttiva
  • il 44% si impegnerà a tagliare le emissioni di CO2

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