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Le 10 regole della carta etica del packaging

La carta etica del packaging è una raccolta di principi che ha lo scopo di fornire informazioni utili a progettare, produrre e utilizzare imballaggi in modo consapevole. Rappresenta una sorta di contratto ideale tra gli attori del sistema (dai progettisti, ai produttori fino agli utilizzatori finali) affinché si impegnino a condividere i principi comuni. Di seguito le 10 regole.

1. PACKAGING RESPONSABILE

Il packaging ha una ripercussione su un’intera comunità e per questa ragione ha una responsabilità sociale ed è proprio di questo principio che i designer devono essere consapevoli nel momento in cui si trovano a progettare un packaging.

2. PACKAGING EQUILIBRATO

Un imballaggio equilibrato non deve essere sovradimensionato né sotto l’aspetto della comunicazione né sotto l’aspetto strutturale: deve svolgere la sua funzione di contenimento e trasporto, non deve esagerare nella promessa fatta al consumatore e non deve avere un eccesso di informazioni che distraggono l’acquirente.

3. PACKAGING SICURO

L’imballaggio deve dare agli utilizzatori tutte le informazioni relative alla propria tracciabilità, alla filiera produttiva, e, inoltre, garantire igiene e protezione non solo durante il trasporto ma durante tutto l’arco di vita del prodotto.

4. PACKAGING ACCESSIBILE

L’imballaggio deve garantire l’accessibilità al prodotto anche ai soggetti più deboli indipendentemente dalle abilità sensoriali degli utenti. Il packaging deve essere progettato per facilitare la comunicazione anche con questi utenti; deve essere semplice, intuitivo e favorire l’uso e il consumo del prodotto.

5. PACKAGING TRASPARENTE

L’imballaggio deve comunicare in modo sincero, diretto, comprensibile e senza deformazioni o inganni. Solo in questo modo è possibile costruire un rapporto immediato e duraturo con gli acquirenti, minimizzando il rischio di interpretazioni erronee.

6. PACKAGING INFORMATIVO

Il packaging, come prescritto dalla normativa, deve riportare tutte le informazioni utili alla conoscenza del contenuto e del suo imballaggio, al loro utilizzo e allo smaltimento. Ad esempio l’etichetta posta sull’imballaggio deve informare sui valori nutrizionali e sulla preparazione di un cibo, oppure su modalità di utilizzo e conservazione di un prodotto.

7. PACKAGING CONTEMPORANEO

Gli imballaggi riflettono la cultura della società e contribuiscono a loro volta a crearla. Il packaging comunica anche modelli di alimentazione, modelli del lusso, modelli di vita sociale: per questo deve e può evitare la diffusione di quegli stereotipi che sotto qualunque forma rappresentano ostacoli per una società giusta.

8. PACKAGING LUNGIMIRANTE

Lo sviluppo del packaging deve implicare un impegno costante sul fronte della ricerca e dell’innovazione. Deve essere in grado di ripensarsi anche per gli utilizzatori di domani.

9. PACKAGING EDUCATIVO

Il packaging deve esercitare una funzione educativa inducendo con i propri messaggi a comportamenti virtuosi, accrescendo le conoscenze e le competenze dell’utente su temi di volta in volta riconosciuti come prioritari, o su vere e proprie urgenze. Deve indicare come agire per smaltire, riciclare o riusare l’imballaggio o come ridurre gli sprechi.

10. PACKAGING SOSTENIBILE

L’imballaggio sostenibile è ideato, fabbricato, trasportato e riciclato utilizzando, dove possibile, energie rinnovabili ed energie pulite e viene recuperato efficacemente dopo l’uso. Il packaging per definirsi rispettoso dell’ambiente deve essere ottenuto con il minor consumo di risorse ed energia. Deve essere progettato e prodotto secondo un principio di riciclabilità e si basa in via prioritaria su materiali riciclati.

Fonti: “Il mio amico packaging” di Unione Nazionale Consumatori e Istituto Italiano Imballaggio.

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