cArtù®, lo speciale cartone ondulato di Grifal, tra i protagonisti dell’allestimento di questa III Edizione del Festival in splendide location

La III° Edizione di FOTOGRAFICA, il Festival di Fotografia a Bergamo, esplora il tema delle periferie in un percorso audace e visionario sui “luoghi non-luoghi”: dieci mostre di grandi fotografi contemporanei (Basilico, Bulaj, Faraci, Ramazzotti, Diffidenti, Alessi, Podavini, Bispuri, Ducke, Rota) e un ricchissimo calendario di workshop, eventi speciali, conferenze e proiezioni.

Trenta giorni di mostre fotografiche nella splendida cornice dell’ex-centrale elettrica Daste e Spalenga e nell’altrettanto splendido Monastero del Carmine.

Dichiarano gli architetti Alberto Roscini, Marcella Datei, Ivan Rapanà e Federica Masone, impegnati nella progettazione degli allestimenti:

“Pochi materiali usati con grande sapienza dalle aziende che anche quest’anno ci hanno accompagnato nell’allestimento, fra cui Grifal […], hanno consentito di costruire molteplici occasioni per raccontare ancora una volta, a Bergamo, i tanti centri della nostra esistenza. Sia a Daste, sia al Monastero del Carmine siamo intervenuti con misura e discrezione, grazie all’uso di arredi preziosi e di materiali innovativi che, con le loro superfici a volte ondulate, a volte riflettenti od opache ci hanno consentito di dare risalto alle foto esposte, cercando di non sopraffare mai i luoghi che ci ospitano.” 

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Un particolare dell’allestimento realizzato in cArtù® di Grifal
per il Festival FOTOGRAFICA 2021 a Bergamo

La direttrice del Festival Daniela Sonzogni ci racconta:

“Fotografica intende focalizzarsi su un grande tema di attualità, attraverso gli scatti di fotografi che lavorano per restituirci un approfondimento puntuale; si sporcano le mani, vanno oltre i confini, affinché il loro obiettivo diventi per noi la chiave per comprendere e per non dire “non lo sapevo”. La fotografia non chiede permessi e non lascia spazio a scuse. Ci fa riflettere sulla necessità di assumerci nuove responsabilità. È testimonianza preziosa. Le incertezze del 2020 ci hanno imposto uno stop temporaneo, ma abbiamo continuato a lavorare con il desiderio di dare continuità al progetto della nostra associazione: raccontare la contemporaneità e il mondo che ci circonda attraverso il linguaggio universale della fotografia. Il programma è ricchissimo, i luoghi che ospiteranno le mostre sono magnifici e i nostri partner esprimono l’entusiasmo che anima tutti noi.”

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