ValGiò è un’azienda agricola a scopo sociale, basata a Caselle Torinese, che applica tecniche di coltivazione all’avanguardia per creare prodotti agricoli d’eccellenza. Il segreto del suo successo sono le persone: impiegare chi è in difficoltà lavorativa, distribuire alimenti freschi a chi ne ha bisogno.
Nadia Valsania, la Responsabile di ValGiò, cura ogni aspetto e non ultima la sostenibilità ambientale degli imballaggi. È lei che guida un team affiatato dove si respira il calore di una famiglia e la straordinaria passione per il proprio lavoro. Dalla Dott.ssa Valsania partiamo per questo viaggio:
Come è nata la vostra iniziativa?
“ValGiò nasce da un desiderio e un’idea tutto sommato semplice ma che, nella pratica, può risultare molto complesso gestire: vogliamo donare un inserimento lavorativo a persone che vivono contesti familiari, personali o professionali disagiati.”
Le aziende clienti di Grifal ci chiedono soluzioni innovative, performanti ed ecosostenibili. Voi come vi siete affacciati al settore degli imballaggi? I vostri clienti-consumatori cosa chiedono?
“In generale, oltre alla qualità del cibo che produciamo, i clienti che acquistano ad esempio un sugo di pomodoro nichel-free o una confettura di frutta chiedono che l’estetica del packaging appaghi l’occhio. Posso dire che accade spesso e che il momento dell’arrivo del prodotto a casa del cliente è davvero di fondamentale importanza.
Nella visione di ValGiò, c’è anche lo sviluppo come piattaforma e-Commerce. La virtuosità della collaborazione con Grifal, per affrontare temi tecnici degli imballaggi che non potevamo conoscere, si è palesata quando abbiamo richiesto imballi certificati FSC® e studiato nuove soluzioni che permettessero sia all’imballo che al prodotto di giungere intatti a destinazione.
Le spedizioni e-Commerce hanno beneficiato di un miglioramento incredibile in termini di minori danneggiamenti dei prodotti, meno resi, meno costi di logistica… Siamo passati da picchi di oltre il 40% di rotture a meno del 5%.
Parliamo di criteri ESG: Environment, Social, Governance. Voi quali riflessioni avete fatto?
ValGiò ha il suo focus proprio nella responsabilità ambientale e sociale. Per le coltivazioni, ad esempio, abbiamo minimizzato il ricorso a fitofarmaci e il consumo di acqua. Crediamo che il futuro delle aziende sia quello di costruire reti con realtà che condividano gli stessi valori, tra i quali il rispetto dell’ambiente deve essere prioritario.
Non nego che in una fase iniziale avevamo sottovalutato aspetti come la scelta dei materiali e l’impatto del packaging. Si sono rivelati elementi di comunicazione concreta, più di quanto pensassimo. La scatola “Storie Buone”, in questo senso, parla di sé e di noi nel modo corretto. Senza considerare che grazie al cartone ondulato abbiamo eliminato la plastica.
Il partner ideale di ValGiò deve avere il nostro stesso focus, redigere un Bilancio di Sostenibilità, essere in grado di raccontare le azioni intraprese a difesa dell’ambiente. Soprattutto, deve voler contribuire insieme a noi a valorizzare un modello socioeconomico più giusto.
Ci risponde anche il fondatore di ValGiò, Enzo Valsania:
“Ci tengo sempre a ricordare che ValGiò nacque per caso, mentre oggi questo incontro con Grifal non è casuale. Il rispetto dell’ambiente, le scelte di produzione e di consumo che facciamo, nelle vesti di attori di una filiera oppure quando da casa acquistiamo su Internet, devono essere informate e consapevoli. Credo che alla base ci debba essere il valore del rispetto delle persone, del loro lavoro e del loro futuro.”
…e di futuro chiediamo ad Alessio Garzino, Business Development & Strategy Manager di ValGiò:
“La prospettiva è di continuare su questa strada di sostenibilità e inclusione sociale. Entro il 2023 abbiamo a piano di completare un calcolo molto dettagliato dell’impronta di carbonio delle nostre attività. L’obiettivo è di intraprendere nuove azioni mirate, in team con gli Enti locali, per contribuire a rinverdire la zona nella quale operiamo. Crediamo che sia fondamentale, per il benessere di tutti, avere accesso a un mondo più verde, a un mondo con più alberi.”
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